mercoledì 8 giugno 2011

Incipit

Amo gli incipit. Hanno dentro di sé una sorta di magia, sempre uguale nella loro intensità, eppure così diversi. Sono carichi di promesse. Quasi sempre le stesse. E tu ancora osservi, un po' spaventata, come quando eri bambini, sotto il lenzuolo a cercare di capire se le promesse delle prime righe saranno poi mantenute. Ma dentro lo sai che la probabilità di ritrovare quello sguardo sognante e rapito che ti regalano le prime righe è raro, tanto raro.


Ed è tanto piacevole lasciarsi cullare da quel "e se fosse" che vorresti restarci in quella carezza della speranza che nasce. Ineluttabile arriva anche il secondo capitolo. Arriva anche se non ci metti il titolo. Arriva anche se hai deciso di chiudere il libro per non restare deluso dal seguito. Arriva anche se vai a sbirciare il finale. Arriva anche se il finale te lo hanno già raccontato.

Quando leggi le prime parole di un libro nuovo, hai il sogno dentro. Di libri non adattati a te ne hai già letti troppi, ma anche quelli sono iniziati con parole che ti hanno fatto volare la mente dentro quei sogni che di notte non fai. 
E sono tante quelle parole, fiumi e mari, gocce e onde, semi e fiori. Già lo vedi arrivare il giardino, il parco, la  foresta. Ne immagini alcune piante, nate da quei semi. Alcune le hai già studiate e solo osservare la lobatura, vedi come sarà la pianta.
Ma inevitabilmente sai anche che quella pianta non verrà innaffiata con la stessa cura e attenzione. Sai che le pagine del tuo libro poi andranno avanti lentamente. Non ci sarà più il fiume in piena. Perchè le parole, sai, sono bastarde. Le puoi fare andare dove vuoi nella tua mente, e quando a loro ti sei abituato, quando oramai ne hai bisogno per vivere, loro non si fanno trovare, arrivano alla spicciolata, come una carezza attesa a lungo, un profumo che ti è rimasto nelle narici e poi si è nascosto nel cervello... ma lo sai bene, è sempre stato così in fondo.
L'incipt contiene tutte le promesse e le premesse che speri, ma le pagine degli altri capitoli contengono sempre meno dettagli, subentrano altri libri, altri racconti e la tua storia, inesorabilmente, ha un altro ritmo.
Eppure nell'inicpi c'era scritto che la trama sarebbe stata sempre serrata! C'è sempre scritto così, in fondo...


Intanto meglio mettere un segnalibro, perchè non ricordo a che punto ero arrivata a leggere... ah sì, quello in cui torna la normalità, il lettore è conquistato, l'autore è convinto che non se ne andrà, ma è molto più facile conquistare un nuovo lettore, che mantenere vivo l'interesso nel fan.

4 commenti:

  1. Sì, ma che romanzo è quello della foto?
    ( Belle le tue parole )

    RispondiElimina
  2. grazie :)
    nessuna idea del romanzo, foto classicamente rubata da internet

    RispondiElimina
  3. .....Adorabile segnalibro.....probabilmente sostitutivo della lettura!!
    Un sorriso
    E.

    RispondiElimina
  4. perchè negarsi uno dei due piaceri? :)

    RispondiElimina